Quanto coraggio nel cuore di una ragazzina di tredici anni che decide di rifiutare il trapianto di quello stesso cuore che è l'unica cosa che può mantenerla in vita.
"Hannah Jones, questo il nome dell’adolescente, è affetta da una grave cardiomiopatia - malattia che tra l’altro le ha provocato una debolezza al cuore che non pompa sangue come dovrebbe - contratta a causa delle cure ricevute quando, all’età di 5 anni, le era stata diagnosticata una rara forma di leucemia."
I genitori comprendono la sua decisione.
"Determinate ad avere la meglio sulla volontà di Hannah per salvarle la vita, le autorità sanitarie dell’Herefordshire, la contea dove vive la ragazzina, avevano cercato di ottenere un’ingiunzione dall’Alta Corte che permettesse loro di togliere l’adolescente ai genitori e di costringerla a sottoporsi al trapianto. "
Non sappiamo quali siano state le parole della piccola, ma sono state davvero efficaci, tanto da convincere gli avvocati che rappresentano le autorità sanitarie, che hanno deciso da lasciare che Hanna decida da se.
I genitori sono stati accusati di non avere a cuore l'interesse della figlia.
Questo articolo tratto da La Stampa (http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200811articoli/38090girata.asp) affronta un tema molto importante e discusso, la possibilità di scegliere se vivere o morire.
Di fronte alla scelta di Hanna mi sento un pò in bilico, perchè da una parte cercando di capire le sofferenze e i dolori, sia fisici che morali, che ha sopportato, capisco il perchè della sua scelta, allo stesso tempo però non capisco come abbia potuto scegliere di andare incontro alla morte, perchè in fondo a tredici anni, enon solo, anche se si ha una prospettiva di vita difficile, dovrebbe esserci quella voglia di andare avanti che ti sprona ad affrontare le difficoltà. Forse mi sbaglio, o forse si può pensare che io parli così visto che non ho provato sulla mia pelle la sua sofferenza tra ospedali e cure mediche, però quando si ha la possibilità di vivere, anche se non in modo del tutto normale, perchè non scegliere la vita?
A tredici anni si ha il futuro nelle mani, bisognerebbe lottare per realizzare i propri sogni, anche se solo in parte, anche se questo vuol dire fare fatica, tanta, perchè ci sono persone a cui il destino, da un mometo all'altro, toglie la vita.
Deve essere stata una decisione più che difficile, anche per i genitori, perchè come si fa ad accettare che un figlio faccia una scelta simile? Io non credo si possa, però si può rispettare la sua volontà...
Ma non è facile neppure questo...anche se forse è la cosa più giusta. In fondo è come lasciare un testamento biologico.
Ammiro Hanna per il coraggio che ha avuto.
Vorrei che le autorità la smettessero di opporsi a casi simili a questo, perchè non hanno alcun diritto più di noi stessi sulla nostra vita.
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1 commento:
io la stimo un sacco, anche se in realtà credo che al suo posto avrei tentato l'operazione. morire per morire, tanto vale tentare..però non so, è una scelta molto personale, e proprio perchè in realtà non ha molta possibilità di vivere lo è ancora di più..
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