domenica 1 marzo 2009
Addio mamma
Ciao a tutti... questa settimana ho deciso di non parlare ma di lasciarvi qualcosa su cui riflettere e voglio farlo con video.
Purtroppo non sono riuscita a postarlo quindi questo è il likn...
http://www.youtube.com/watch?v=sRNAPkpPAkg
Spero che riusciate a vederlo nel caso contrario andate su youtube.com e cercate addio mamma, vi uscirà non bere e non guidare, addio mamma.............
Guardatelo.
Purtroppo non sono riuscita a postarlo quindi questo è il likn...
http://www.youtube.com/watch?v=sRNAPkpPAkg
Spero che riusciate a vederlo nel caso contrario andate su youtube.com e cercate addio mamma, vi uscirà non bere e non guidare, addio mamma.............
Guardatelo.
lunedì 23 febbraio 2009
A dir poco sconvolgente...
Usa: a 11 anni uccide la fidanzata del padre, che era incinta. Poi va a scuola
Il delitto a Wampum in Pennsylvania. Il bambino ora rischia l'ergastolo
WAMPUM (USA) - Ora rischia il carcere a vita. Un bambino di 11 anni ha ucciso la fidanzata del padre, incinta all'ottavo mese. Poi ha preso il pulmino ed è andato a scuola. L'incredibile tragedia è avvenuta venerdì a Wampum, in Pennsylvania. Secondo il procuratore distrettuale della Contea di Lawrence,
John Bongivengo, dopo essersi preparato per andare a scuola, il ragazzino ha preso la sua pistola, un modello disegnato apposta per i bambini, e si è avvicinato al letto della matrigna. La donna, Kenzie Marie Houk, 26 anni, dormiva ancora quando il bimbo le ha sparato alla nuca. Poi, il ragazzino ha riposto la pistola nella sua stanza ed è andato tranquillamente a scuola. A scoprire il corpo della donna è stata la piccola sorellastra, 4 anni, figlia della coppia, che si è messa ad urlare allertando i vicini. La polizia ha prelevato il ragazzino direttamente a scuola e ha riferito che sono in corso ulteriori indagini. Il bambino, incriminato per duplice omicidio, rischia ora il carcere a vita. In Pennsylvania, infatti, le pene per chi abbia compiuto dieci anni d'età e sia giudicato responsabile di un omicidio sono equiparabili a quelle di un adulto. Gli inquirenti ritengono che alla base del terribile gesto vi sia stata la gelosia del ragazzino per il papà.
Ciao a tutti, oggi ho riportato questo breve articolo tratto dal Corriere della Sera...(http://www.corriere.it/cronache/09_febbraio_22/ragazzino_uccide_fidanzata_padre_0321a8f2-0105-11de-987b-00144f02aabc.shtml)
Innanzi tutto sono rimasta sconvolta nel leggere che qualcuno abbia avuto la brillante idea di disegnare una pistola per bambini, è a dir poco ASSURDO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Vorrei tanto sapere chi è questo "genio"... Le pistole non sanno usarle gli adulti, come può saperlo fare un bambino?????????????????????????????????????????????????????????????????????????
Isomma avrei "capito" se questa specie di baby terminetor avesse preso l'arma del padre, ma addirittura ne aveva una sua personale, fatta su misura per bambini...
Il padre è un grandissimo incosciente!!!!!!!!!!!!!!! per non dire altro, scusate ma cosa si può dire di un genitore che compra un'arma per il figlio undicenne?
Piuttosto è meglio farli rimbambire con i cartoni animati che mettergli in mano una pistola...
Poi non capisco come si possa essere così apatici a undici anni...come puoi andare a scuola tranquillo, come nulla fosse? Il movente a quanto sembra è la gelosia...
Questo ragazzino deve anche averci pensato bene, perchè ha ucciso la matrigna mentre dormiva, cioè è stata una cosa organizzata...davvero sono senza parole, provo un profondo ritegno.
Il ragazzino ha saputo usare la pistola ma forse non sapeva che in Pennsylvania compiuti i dieci anni si è perseguibili per legge come un adulto, e infatti ora rischia il carcere a vita...forse era meglio vivere una vita con una matrigna che dietro alle sbarre...
Il delitto a Wampum in Pennsylvania. Il bambino ora rischia l'ergastolo
WAMPUM (USA) - Ora rischia il carcere a vita. Un bambino di 11 anni ha ucciso la fidanzata del padre, incinta all'ottavo mese. Poi ha preso il pulmino ed è andato a scuola. L'incredibile tragedia è avvenuta venerdì a Wampum, in Pennsylvania. Secondo il procuratore distrettuale della Contea di Lawrence,
John Bongivengo, dopo essersi preparato per andare a scuola, il ragazzino ha preso la sua pistola, un modello disegnato apposta per i bambini, e si è avvicinato al letto della matrigna. La donna, Kenzie Marie Houk, 26 anni, dormiva ancora quando il bimbo le ha sparato alla nuca. Poi, il ragazzino ha riposto la pistola nella sua stanza ed è andato tranquillamente a scuola. A scoprire il corpo della donna è stata la piccola sorellastra, 4 anni, figlia della coppia, che si è messa ad urlare allertando i vicini. La polizia ha prelevato il ragazzino direttamente a scuola e ha riferito che sono in corso ulteriori indagini. Il bambino, incriminato per duplice omicidio, rischia ora il carcere a vita. In Pennsylvania, infatti, le pene per chi abbia compiuto dieci anni d'età e sia giudicato responsabile di un omicidio sono equiparabili a quelle di un adulto. Gli inquirenti ritengono che alla base del terribile gesto vi sia stata la gelosia del ragazzino per il papà.
Ciao a tutti, oggi ho riportato questo breve articolo tratto dal Corriere della Sera...(http://www.corriere.it/cronache/09_febbraio_22/ragazzino_uccide_fidanzata_padre_0321a8f2-0105-11de-987b-00144f02aabc.shtml)
Innanzi tutto sono rimasta sconvolta nel leggere che qualcuno abbia avuto la brillante idea di disegnare una pistola per bambini, è a dir poco ASSURDO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Vorrei tanto sapere chi è questo "genio"... Le pistole non sanno usarle gli adulti, come può saperlo fare un bambino?????????????????????????????????????????????????????????????????????????
Isomma avrei "capito" se questa specie di baby terminetor avesse preso l'arma del padre, ma addirittura ne aveva una sua personale, fatta su misura per bambini...
Il padre è un grandissimo incosciente!!!!!!!!!!!!!!! per non dire altro, scusate ma cosa si può dire di un genitore che compra un'arma per il figlio undicenne?
Piuttosto è meglio farli rimbambire con i cartoni animati che mettergli in mano una pistola...
Poi non capisco come si possa essere così apatici a undici anni...come puoi andare a scuola tranquillo, come nulla fosse? Il movente a quanto sembra è la gelosia...
Questo ragazzino deve anche averci pensato bene, perchè ha ucciso la matrigna mentre dormiva, cioè è stata una cosa organizzata...davvero sono senza parole, provo un profondo ritegno.
Il ragazzino ha saputo usare la pistola ma forse non sapeva che in Pennsylvania compiuti i dieci anni si è perseguibili per legge come un adulto, e infatti ora rischia il carcere a vita...forse era meglio vivere una vita con una matrigna che dietro alle sbarre...
domenica 15 febbraio 2009
Delinquenti in libertà
Ciao a tutti, scusate se queste due settimane non ho messo alcun post ma ho avuto problemi di connessione...
Oggi voglio parlare di un argomento che ho già affrontato, ma che mi sta molto a cuore, si tratta della violenza sulle donne di cui ultimamente le vittime sono ragazzine...
Gli ultimi due casi risalgono allo scorso venerdì e a ieri, due ragazzine di 14 e 15 anni sono state violentate a Bologna e a Roma, da stranieri.
Bologna, 15enne stuprata in un parco
Coppia aggredita a Roma: abusi su 14enne
Ecco il link...
http://www.corriere.it/cronache/09_febbraio_14/bologna_stupro_quindicenne_tunisino_arrestato_flagranza_c00c6e10-fa99-11dd-a8db-00144f02aabc.shtml
Pensate che la giovane di Bologna è stata violentata sotto casa mentra aspettava gli amici, solo un passante sentendo le grida ha chiamato la poilizia. La ragazzina è sotto choc.
..."Nonostante la sua presenza, lo straniero non ha interrotto lo stupro. Il testimone, che ha difficoltà a muoversi per un problema al ginocchio, ha allora cercato di fermare qualche passante, ma inutilmente: «Incredibile il fatto che di fronte a un'aggressione a una donna, indipendentemente da chi sia, prevalga l'indifferenza. Questa è la cosa che mi ha colpito di più. Per fortuna - ha raccontato - una volante della polizia era nelle vicinanze ed è arrivata in pochi minuti»".
E ancora... "era già stato arrestato due volte in Italia, l'ultima per spaccio di eroina, ed era anche stato colpito da un ordine di espulsione. Era stato scarcerato il 15 gennaio per decorrenza dei termini."
A Roma invece due uomini, probabilmente dell'est, hanno aggredito un coppia di giovani, picchiando lui e violentando lei.
Assurdo pensare che lo Stato Italiano rilasci uno spacciatore per decorrenza di tremini! E questo non è mica il primo caso!!! Mi fa rabbia perchè non capisco come e perchè la legislatura italiana sia così lenta e PERMISSIVA! Troppi sconti di pene, tempi di attesa per i processi troppo lunghi...Il tunisino sarà anche stato arrestato, ma sappiamo bene che a breve sarà rilasciato... PERCHé???????
Cosa c'è di difficile da capire, ha violentato una ragazzina, ha spacciato, e chissà cos'altro, merita solo di essere punito, la libertà non è una punizione!!!!!!!!!
E' ora che si faccia quaòcosa di concreto contro chi commette reati, la legge non ammette ignoranza ma chi dovrebbe farle rispettare, scusate ma è il primo ignorante, perchè non sa che ogni reato ha la sua pena da scontare e non è giusto lasciare impuniti i trasgressori, almeno in casi come questo!
Inoltre le persone che subiscone violenze o altro, non sono tutelate per niente, le spese dei processi devono affrontarle loro, e spesso i traumi spicologici sono irreparabili. A questo proposito ricordo il caso di un giovane che era stata violentata da "un bravo ragazzo proveniente da una buona famiglia", pensate che i giudici non l'hanno condannato e la ragazza non riuscendo a sopporatre il dolore, si è suicidata, lasciando una lettera alla sorella dove spiegava il perchè del suo gesto, era stata privata di qualcosa che nessuno poteva restituirle, ma non le è stata data neppure la soddisfazione di vedere dietro alle sbarre colui che l'ha uccisa. Non è toccato alle figlie dei giudici...e questo non è un caso isolato... Altrimenti la legge sarebbe stata applicata a dovere.
Se i carceri sono pieni allora vediamo di rimandare tutti gli stranieri che commettono reati,e non hanno il permesso di soggiorno, nei loro paesi. Non che abbia qualcosa contro di loro, perchè per me un italiano dovrebbe avere lo stesso trattamento, la punizione è uguale per tutti.
Su certe cose mi innervosisco molto, e ciò che fa più rabbia è sapere che le cose non cambieranno mai.
E poi ci si meraviglia della reputazione del nostro PAESE...
Oggi voglio parlare di un argomento che ho già affrontato, ma che mi sta molto a cuore, si tratta della violenza sulle donne di cui ultimamente le vittime sono ragazzine...
Gli ultimi due casi risalgono allo scorso venerdì e a ieri, due ragazzine di 14 e 15 anni sono state violentate a Bologna e a Roma, da stranieri.
Bologna, 15enne stuprata in un parco
Coppia aggredita a Roma: abusi su 14enne
Ecco il link...
http://www.corriere.it/cronache/09_febbraio_14/bologna_stupro_quindicenne_tunisino_arrestato_flagranza_c00c6e10-fa99-11dd-a8db-00144f02aabc.shtml
Pensate che la giovane di Bologna è stata violentata sotto casa mentra aspettava gli amici, solo un passante sentendo le grida ha chiamato la poilizia. La ragazzina è sotto choc.
..."Nonostante la sua presenza, lo straniero non ha interrotto lo stupro. Il testimone, che ha difficoltà a muoversi per un problema al ginocchio, ha allora cercato di fermare qualche passante, ma inutilmente: «Incredibile il fatto che di fronte a un'aggressione a una donna, indipendentemente da chi sia, prevalga l'indifferenza. Questa è la cosa che mi ha colpito di più. Per fortuna - ha raccontato - una volante della polizia era nelle vicinanze ed è arrivata in pochi minuti»".
E ancora... "era già stato arrestato due volte in Italia, l'ultima per spaccio di eroina, ed era anche stato colpito da un ordine di espulsione. Era stato scarcerato il 15 gennaio per decorrenza dei termini."
A Roma invece due uomini, probabilmente dell'est, hanno aggredito un coppia di giovani, picchiando lui e violentando lei.
Assurdo pensare che lo Stato Italiano rilasci uno spacciatore per decorrenza di tremini! E questo non è mica il primo caso!!! Mi fa rabbia perchè non capisco come e perchè la legislatura italiana sia così lenta e PERMISSIVA! Troppi sconti di pene, tempi di attesa per i processi troppo lunghi...Il tunisino sarà anche stato arrestato, ma sappiamo bene che a breve sarà rilasciato... PERCHé???????
Cosa c'è di difficile da capire, ha violentato una ragazzina, ha spacciato, e chissà cos'altro, merita solo di essere punito, la libertà non è una punizione!!!!!!!!!
E' ora che si faccia quaòcosa di concreto contro chi commette reati, la legge non ammette ignoranza ma chi dovrebbe farle rispettare, scusate ma è il primo ignorante, perchè non sa che ogni reato ha la sua pena da scontare e non è giusto lasciare impuniti i trasgressori, almeno in casi come questo!
Inoltre le persone che subiscone violenze o altro, non sono tutelate per niente, le spese dei processi devono affrontarle loro, e spesso i traumi spicologici sono irreparabili. A questo proposito ricordo il caso di un giovane che era stata violentata da "un bravo ragazzo proveniente da una buona famiglia", pensate che i giudici non l'hanno condannato e la ragazza non riuscendo a sopporatre il dolore, si è suicidata, lasciando una lettera alla sorella dove spiegava il perchè del suo gesto, era stata privata di qualcosa che nessuno poteva restituirle, ma non le è stata data neppure la soddisfazione di vedere dietro alle sbarre colui che l'ha uccisa. Non è toccato alle figlie dei giudici...e questo non è un caso isolato... Altrimenti la legge sarebbe stata applicata a dovere.
Se i carceri sono pieni allora vediamo di rimandare tutti gli stranieri che commettono reati,e non hanno il permesso di soggiorno, nei loro paesi. Non che abbia qualcosa contro di loro, perchè per me un italiano dovrebbe avere lo stesso trattamento, la punizione è uguale per tutti.
Su certe cose mi innervosisco molto, e ciò che fa più rabbia è sapere che le cose non cambieranno mai.
E poi ci si meraviglia della reputazione del nostro PAESE...
mercoledì 21 gennaio 2009
Anzio, due 15enni picchiano coetaneaLa lite dopo uno scambio d'insulti via web
Due ragazzine aggrediscono una compagna provocandole lesioni al corpo e al viso
Ciao a tutti!
Ecco il link dell'articolo...
http://www.corriere.it/cronache/09_gennaio_21/anzio_lite_web_vera_aggressione_f5b26354-e7bf-11dd-833f-00144f02aabc.shtml
Ancora aggressioni, violenze, mancanza di rispetto tra giovani, sempre di più.
Questa volta è toccato ad una 15enne di Anzio, ma di questo passo toccherà a qualche ragazzino che ogni giorno vediamo... perchè ormai tra parole e mani c'è una linea sottilissima.
Quello che mi lascia un senso di amarezza più grande è che oggi le ragazze, il simbolo di "perfezione", educazione, compostezza, sono le prime ad usare la violenza contro i coetanei. Mi chiedo quale molla sia scattata.
Non si è più capaci di rispondere ad un'offesa con le parole, si ricorre subito alle mani.
Io penso che questo sia colpa dei genitori, insomma prima si teneva molto di più ad insegnare ai figli a non utilizzare la mani per fare del male. Dico questo perchè oggi è evidente che non accade, tra adulti e giovani le liti che sfociano in aggressioni, sono sempre più frequenti.
Colpa anche della società che oggi, attraverso strumenti come la tv, trasmette molti più messaggi moralmente sbagliati che corretti.
Forse è il caso di rieducare le nuove generazioni, e prestare maggiore attenzione all' educazione di quelle fututure.
PS. A VOLTE LE PAROLE FANNO PIU' MALE DI UN PUGNO!!!
non è per fare retorica...ma perchè penso che ognuno di noi conosca il vero potere delle parole...
Due ragazzine aggrediscono una compagna provocandole lesioni al corpo e al viso
Ciao a tutti!
Ecco il link dell'articolo...
http://www.corriere.it/cronache/09_gennaio_21/anzio_lite_web_vera_aggressione_f5b26354-e7bf-11dd-833f-00144f02aabc.shtml
Ancora aggressioni, violenze, mancanza di rispetto tra giovani, sempre di più.
Questa volta è toccato ad una 15enne di Anzio, ma di questo passo toccherà a qualche ragazzino che ogni giorno vediamo... perchè ormai tra parole e mani c'è una linea sottilissima.
Quello che mi lascia un senso di amarezza più grande è che oggi le ragazze, il simbolo di "perfezione", educazione, compostezza, sono le prime ad usare la violenza contro i coetanei. Mi chiedo quale molla sia scattata.
Non si è più capaci di rispondere ad un'offesa con le parole, si ricorre subito alle mani.
Io penso che questo sia colpa dei genitori, insomma prima si teneva molto di più ad insegnare ai figli a non utilizzare la mani per fare del male. Dico questo perchè oggi è evidente che non accade, tra adulti e giovani le liti che sfociano in aggressioni, sono sempre più frequenti.
Colpa anche della società che oggi, attraverso strumenti come la tv, trasmette molti più messaggi moralmente sbagliati che corretti.
Forse è il caso di rieducare le nuove generazioni, e prestare maggiore attenzione all' educazione di quelle fututure.
PS. A VOLTE LE PAROLE FANNO PIU' MALE DI UN PUGNO!!!
non è per fare retorica...ma perchè penso che ognuno di noi conosca il vero potere delle parole...
venerdì 19 dicembre 2008
Chissà cosa ci aspetta...
Gb: la bambina « senza» il gene del tumore al seno
Nascerà settimana prossima. Il suo embrione selezionato per ridurre l'alto rischio ricorrente nella famiglia
(Reuters)LONDRA - Una coppia inglese, se tutto andrà come previsto, potrebbe essere la prima al mondo ad avere una bambina «geneticamente modificata» per vedere drasticamente ridotto il suo rischio di cancro al seno. A predisporre il singolare «lieto evento» sono stati i medici del University College Hospital di Londra, guidati da Paul Serhal, che hanno effettuato speciali screening sugli embrioni da impiantare nel corso di un procedimento di fecondazione assistita, scegliendo quelli privi della forma «mutata» di un particolare gene, il Brca1, che espone al rischio di malattia. Per gli esperti, in questo modo si apre una speranza per tutte le famiglie con una pesante storia di cancro al seno.
EREDITARIETÀ- Il gene in questione sarà infatti eliminato dalla linea familiare, come voleva la coppia. La madre, la nonna, la cugina e la sorella del papà del nascituro - riporta il giornale britannico Daily Mail - sono state colpite dalla malattia. La nascitura avrebbe avuto dunque fra il 50% e l'80% delle possibilità di incappare nella patologia, una volta raggiunti i 20 anni di età. Per questo motivo la coppia ha scelto di rivolgersi ai medici per selezionare un embrione immune dal problema. Altre due coppie si erano presentate per intraprendere questa strada, ma in un caso la gravidanza è fallita, mentre nell'altro la donna si è rifiutata di andare avanti con la procedura. In questo caso, invece, tutto è andato bene. Ad aprile sono stati effettuati gli screening e due embrioni dei cinque che si sono rivelati non a rischio di tumore del seno, sono stati impiantati nell'utero della futura mamma. In Gran Bretagna già mille bebè sono nati utilizzando la tecnica della diagnosi pre-impianto mirata a evitare fibrosi cistica e malattia di Hungtington. Otto centri offrono questi servizi alle coppie con patologie trasmissibili. Nel caso in questione va comunque sottolineato che il gene Brca1 «muatao» espone certamente a un maggior rischio di tumore al seno, ma questa patologia non è prerogativa di chi è portatore di questo gene (non a caso si tratta di uno dei tumori più diffusi) e nella maggior parte di casi sono altri fattori (mancanza di gravidanze o di allattamento al seno, alimentazione sbagliata eccetera) a determinare il maggior rischio di incorrervi.
Nascerà settimana prossima. Il suo embrione selezionato per ridurre l'alto rischio ricorrente nella famiglia
(Reuters)LONDRA - Una coppia inglese, se tutto andrà come previsto, potrebbe essere la prima al mondo ad avere una bambina «geneticamente modificata» per vedere drasticamente ridotto il suo rischio di cancro al seno. A predisporre il singolare «lieto evento» sono stati i medici del University College Hospital di Londra, guidati da Paul Serhal, che hanno effettuato speciali screening sugli embrioni da impiantare nel corso di un procedimento di fecondazione assistita, scegliendo quelli privi della forma «mutata» di un particolare gene, il Brca1, che espone al rischio di malattia. Per gli esperti, in questo modo si apre una speranza per tutte le famiglie con una pesante storia di cancro al seno.
EREDITARIETÀ- Il gene in questione sarà infatti eliminato dalla linea familiare, come voleva la coppia. La madre, la nonna, la cugina e la sorella del papà del nascituro - riporta il giornale britannico Daily Mail - sono state colpite dalla malattia. La nascitura avrebbe avuto dunque fra il 50% e l'80% delle possibilità di incappare nella patologia, una volta raggiunti i 20 anni di età. Per questo motivo la coppia ha scelto di rivolgersi ai medici per selezionare un embrione immune dal problema. Altre due coppie si erano presentate per intraprendere questa strada, ma in un caso la gravidanza è fallita, mentre nell'altro la donna si è rifiutata di andare avanti con la procedura. In questo caso, invece, tutto è andato bene. Ad aprile sono stati effettuati gli screening e due embrioni dei cinque che si sono rivelati non a rischio di tumore del seno, sono stati impiantati nell'utero della futura mamma. In Gran Bretagna già mille bebè sono nati utilizzando la tecnica della diagnosi pre-impianto mirata a evitare fibrosi cistica e malattia di Hungtington. Otto centri offrono questi servizi alle coppie con patologie trasmissibili. Nel caso in questione va comunque sottolineato che il gene Brca1 «muatao» espone certamente a un maggior rischio di tumore al seno, ma questa patologia non è prerogativa di chi è portatore di questo gene (non a caso si tratta di uno dei tumori più diffusi) e nella maggior parte di casi sono altri fattori (mancanza di gravidanze o di allattamento al seno, alimentazione sbagliata eccetera) a determinare il maggior rischio di incorrervi.
Quest'articolo è tratto dal Corriere della sera:
Un altro grande passo avanti...in casi come questo è poi davvero un sollievo sapere che questa bambina avrà una sorte diversa da quella della sua mamma, della nonna ecc. perchè con l'alto rischio che c'era, sarebbe stato quasi inevitabile, inevece grazie alle tecnologie moderne oggi si può evitare di andare incontro a certe malattie.
Penso che questo sia il campo in cui più di tutti la scienza si sia dimostrata utile ed è per questo che la ricerca e l'innovazione sono importanti, perchè forse un giorno l'uomo riuscirà a sconfiggere quei virus che oggi sono causa di morte, come l'HIV.
Poco alla volta siamo arrivati qui, chissà cosa ci aspetta il futuro...
venerdì 12 dicembre 2008
Preservativi a scuola...si o no?
La scelta di Manchester preservativi a scuola
In Europa un caso molto raro: i condom ammessi solo in alcuni istituti laici o privati. "Eppure la prevenzione è necessaria"di BENEDETTA PERILLI
Da questa mattina nelle scuole laiche secondarie di Manchester è stato avviato un progetto di educazione sessuale che prevede la distribuzione gratuita di preservativi agli studenti dai 13 anni in su. Nel Regno Unito le scuole secondarie sono frequentate da ragazzi tra gli 11 e i 16 anni. Il progetto, che è stato approvato nella fase iniziale dai genitori degli studenti, ha aperto un dibattito molto acceso sul tema dei giovani e della sessualità. Nonostante l'approvazione da parte dei genitori, la scelta finale sull'accettazione dei preservativi e delle informazioni rimane a discrezione degli studenti. Il servizio nella sua fase progettuale doveva essere destinato anche ai ragazzi di 11 e 12 anni, ma fonti dell'amministrazione comunale di Manchester dichiarano che coinvolgere giovani di questa fascia di età in tematiche sessuali potrebbe rischiare l'apertura di indagini giudiziarie. Dura la risposta da parte dei conservatori: il comune incentiverebbe attraverso la distribuzione di preservativi le attività sessuali tra i minori. Ma il progetto è nato in seguito alla diffusione di alcuni dati allarmanti sulle gravidanze giovanili a Manchester e oggi la città ha una media di baby mamme del 50% più alta rispetto al resto del Regno Unito. Come a dire che ogni anno nella città circa 560 ragazze sotto i diciotto anni rimangono incinte. Alti sono anche i dati che riguardano gli aborti: il 28% nel 1998 e il 39% nel 2006. In contemporanea alla distribuzione gratuita di preservativi nella scuole secondarie anche in ottanta scuole primarie laiche della città e in venti istituti cattolici sono partiti dei corsi, dal titolo "Crescere e cambiare insieme", di sensibilizzazione sulle tematiche delle relazioni, concepimento e nascite. E mentre cresce la polemica arriva la risposta di Pauline Newman, responsabile dei servizi per l'infanzia del comune di Manchester: "Le infermiere preposte al servizio di informazione e distribuzione rispondono alle domande dei ragazzi caso per caso e non offrono contraccettivi volontariamente. Tutti i genitori delle scuole che hanno accettato di avviare il progetto sono stati consultati e il personale promuove il dialogo tra figli e genitori sulla sessualità nonostante la scelta finale rimanga dei ragazzi".
Quello di Manchester rappresenta un caso limite nel panorama delle politiche di educazione sessuale. In Brasile, dove il problema non è solo quello delle gravidanze giovanili ma anche quello dell'Aids, un programma simile, destinato a studenti tra i 13 e i 18 anni, è stato avviato in accordo con il Ministero della salute già del 2005; dal 2007 molti istituti hanno installato distributori automatici di preservativi. Nel resto del mondo è soprattutto la scuola superiore ad occuparsi di prevenzione e informazione sessuale dividendo le attività tra corsi extra scolastici e azioni più concrete, frequenti soprattutto negli istituti laici, come l'introduzione di distributori. Negli Stati Uniti sono numerosi gli istituti che offrono, tramite macchine o personale sanitario, profilattici agli studenti: un'analisi comparativa tra le scuole pubbliche che hanno avviato il servizio ed istituti che si sono rifiutati ha dimostrato che gli studenti appartenenti alla prima categoria utilizzano più frequentemente il preservativo durante i rapporti sessuali. Un caso limite si è registrato nel Maine dove, in seguito al crescente numero di gravidanze giovanili, dal 2007 la King Middle School di Portland distribuisce non solo profilattici a ragazzi dagli 11 anni in su ma anche pillole anticoncezionali e iniezioni del giorno dopo per le ragazze. Nel panorama europeo l'introduzione, assistita o automatica, di profilattici nelle scuole secondarie e superiori è al centro di uno scontro molto acceso. Gli istituti che hanno scelto di distribuire gratuitamente profilattici agli studenti sono laiche e private in Spagna, Francia, Germania, Norvegia, Svezia. In Italia nel 2001 il liceo francese di Roma Chateaubriand, in seguito ad una protesta degli studenti, è stato tra i primi a montare due macchine distributrici di preservativi. Grande assente la nostra scuola pubblica. Il nostro lettore Alessandro Previati ci segnala il caso dello scientifico "Giordano Bruno" di Torino. Nel '98, per volere della preside, vennero installati due distributori nei bagni dei ragazzi. "Andarono in rovina per scarso utilizzo" scrive Alessandro. "Ma la maggioranza degli
studenti si schierò con la preside di allora".
Questo articolo è tratto da La Repubblica...
http://www.repubblica.it/2008/12/sezioni/scuola_e_universita/servizi/condom-scuola/condom-scuola/condom-scuola.html
Si parla sempre più spesso di un aumento di giovani ragazze incinte, e questa è una cosa preoccupante, perchè spesso sono poco più che bambine, 13enni, che forse non sann neppure che cosa hanno fatto, nel senso che hanno avuto esperienze così precoci da non poter averne colto il vero significato (anche se ciò non voglio dire che ci sia un'età giusta per avere rapporti,perchè dipende). Però, quando si è così giovani, aspettare un figlio penso che sia una cosa che in qualche modo ti distrugge la vita. Forse distrugge sembra una parola forte, però penso sia adatta perchè quando si è ragazzi bisognerebbe studiare per crearsi un futuro e divertirsi, non prendersi cura di un bambino, perchè un bambino non può crescerne un altro.
Per questo credo che l'iniziativa presa in alcune scuole sia buona, e non bisogna pensare che così si da un incentivo al sesso tra i più giovani, perchè lo scopo è l'insegnamento dell'uso delle precauzioni, che è una cosa diversa. Non si può impedire a nessuno di avere dei rapporti, ma si possono evitare tante gravidanze non desiderate.
In Europa un caso molto raro: i condom ammessi solo in alcuni istituti laici o privati. "Eppure la prevenzione è necessaria"di BENEDETTA PERILLI
Da questa mattina nelle scuole laiche secondarie di Manchester è stato avviato un progetto di educazione sessuale che prevede la distribuzione gratuita di preservativi agli studenti dai 13 anni in su. Nel Regno Unito le scuole secondarie sono frequentate da ragazzi tra gli 11 e i 16 anni. Il progetto, che è stato approvato nella fase iniziale dai genitori degli studenti, ha aperto un dibattito molto acceso sul tema dei giovani e della sessualità. Nonostante l'approvazione da parte dei genitori, la scelta finale sull'accettazione dei preservativi e delle informazioni rimane a discrezione degli studenti. Il servizio nella sua fase progettuale doveva essere destinato anche ai ragazzi di 11 e 12 anni, ma fonti dell'amministrazione comunale di Manchester dichiarano che coinvolgere giovani di questa fascia di età in tematiche sessuali potrebbe rischiare l'apertura di indagini giudiziarie. Dura la risposta da parte dei conservatori: il comune incentiverebbe attraverso la distribuzione di preservativi le attività sessuali tra i minori. Ma il progetto è nato in seguito alla diffusione di alcuni dati allarmanti sulle gravidanze giovanili a Manchester e oggi la città ha una media di baby mamme del 50% più alta rispetto al resto del Regno Unito. Come a dire che ogni anno nella città circa 560 ragazze sotto i diciotto anni rimangono incinte. Alti sono anche i dati che riguardano gli aborti: il 28% nel 1998 e il 39% nel 2006. In contemporanea alla distribuzione gratuita di preservativi nella scuole secondarie anche in ottanta scuole primarie laiche della città e in venti istituti cattolici sono partiti dei corsi, dal titolo "Crescere e cambiare insieme", di sensibilizzazione sulle tematiche delle relazioni, concepimento e nascite. E mentre cresce la polemica arriva la risposta di Pauline Newman, responsabile dei servizi per l'infanzia del comune di Manchester: "Le infermiere preposte al servizio di informazione e distribuzione rispondono alle domande dei ragazzi caso per caso e non offrono contraccettivi volontariamente. Tutti i genitori delle scuole che hanno accettato di avviare il progetto sono stati consultati e il personale promuove il dialogo tra figli e genitori sulla sessualità nonostante la scelta finale rimanga dei ragazzi".
Quello di Manchester rappresenta un caso limite nel panorama delle politiche di educazione sessuale. In Brasile, dove il problema non è solo quello delle gravidanze giovanili ma anche quello dell'Aids, un programma simile, destinato a studenti tra i 13 e i 18 anni, è stato avviato in accordo con il Ministero della salute già del 2005; dal 2007 molti istituti hanno installato distributori automatici di preservativi. Nel resto del mondo è soprattutto la scuola superiore ad occuparsi di prevenzione e informazione sessuale dividendo le attività tra corsi extra scolastici e azioni più concrete, frequenti soprattutto negli istituti laici, come l'introduzione di distributori. Negli Stati Uniti sono numerosi gli istituti che offrono, tramite macchine o personale sanitario, profilattici agli studenti: un'analisi comparativa tra le scuole pubbliche che hanno avviato il servizio ed istituti che si sono rifiutati ha dimostrato che gli studenti appartenenti alla prima categoria utilizzano più frequentemente il preservativo durante i rapporti sessuali. Un caso limite si è registrato nel Maine dove, in seguito al crescente numero di gravidanze giovanili, dal 2007 la King Middle School di Portland distribuisce non solo profilattici a ragazzi dagli 11 anni in su ma anche pillole anticoncezionali e iniezioni del giorno dopo per le ragazze. Nel panorama europeo l'introduzione, assistita o automatica, di profilattici nelle scuole secondarie e superiori è al centro di uno scontro molto acceso. Gli istituti che hanno scelto di distribuire gratuitamente profilattici agli studenti sono laiche e private in Spagna, Francia, Germania, Norvegia, Svezia. In Italia nel 2001 il liceo francese di Roma Chateaubriand, in seguito ad una protesta degli studenti, è stato tra i primi a montare due macchine distributrici di preservativi. Grande assente la nostra scuola pubblica. Il nostro lettore Alessandro Previati ci segnala il caso dello scientifico "Giordano Bruno" di Torino. Nel '98, per volere della preside, vennero installati due distributori nei bagni dei ragazzi. "Andarono in rovina per scarso utilizzo" scrive Alessandro. "Ma la maggioranza degli
studenti si schierò con la preside di allora".
Questo articolo è tratto da La Repubblica...
http://www.repubblica.it/2008/12/sezioni/scuola_e_universita/servizi/condom-scuola/condom-scuola/condom-scuola.html
Si parla sempre più spesso di un aumento di giovani ragazze incinte, e questa è una cosa preoccupante, perchè spesso sono poco più che bambine, 13enni, che forse non sann neppure che cosa hanno fatto, nel senso che hanno avuto esperienze così precoci da non poter averne colto il vero significato (anche se ciò non voglio dire che ci sia un'età giusta per avere rapporti,perchè dipende). Però, quando si è così giovani, aspettare un figlio penso che sia una cosa che in qualche modo ti distrugge la vita. Forse distrugge sembra una parola forte, però penso sia adatta perchè quando si è ragazzi bisognerebbe studiare per crearsi un futuro e divertirsi, non prendersi cura di un bambino, perchè un bambino non può crescerne un altro.
Per questo credo che l'iniziativa presa in alcune scuole sia buona, e non bisogna pensare che così si da un incentivo al sesso tra i più giovani, perchè lo scopo è l'insegnamento dell'uso delle precauzioni, che è una cosa diversa. Non si può impedire a nessuno di avere dei rapporti, ma si possono evitare tante gravidanze non desiderate.
Per una giusta causa
Ciao a tutti! Volete fare qualcosa per stupire i vostri amici e allo stesso tempo aiutare qualcuno?
Dal corriere della sera...Al lavoro in pigiama e tacchi a spillo per combattere la povertà...http://www.corriere.it/cronache/08_dicembre_11/cesviamo_scommetti_progetto_aiutiamo_mondo_55148842-c789-11dd-a4b9-00144f02aabc.shtml
"L'idea è venuta a quelli del Cesvi: l'organizzazione umanitaria che si dedica ai progetti di lotta alla povertà ha lanciato «Cesviamo», il social network che trasforma ogni navigatore in un vero e proprio «fund raiser» in grado di portare aiuto, sostegno e sviluppo dove ce n'è più bisogno. Ciascuno può mettersi in gioco: basta inventarsi una scommessa - più è strana ed estrema, più avrà probabilità di successo - e comunicarla ad amici, colleghi e familiari, invitando tutti a contribuire con una donazione per raggiungere il budget prestabilito (da 25 a 10 mila euro) in un tempo massimo di raccolta. Ogni somma versata per «costringere» lo scommettitore a tenere fede al proprio impegno servirà a finanziare uno dei quattro progetti Cesvi: «Fermiamo l'Aids sul nascere», «Case del Sorriso» (per i bambini orfani e abbandonati), «L'acqua è vita», «Angeli contro la malaria». "
Trova davvero bella questa iniziativa, perchè per aiutare chi ha bisogno basta davvero poco, e spesso ci si può anche divertire stupendo gli altri.
Certo non è poi tuto così semplice, però è strano vedere cosa ci si inventa pur di ottenere un aiuto in più, e poi in alcuni casi è utile perchè un'iniziativa di questo tipo ci può portare a mettere alla prova noi stessi, cosa interessante...
Ridicolizzarsi? no! Divertirsi!
Dal corriere della sera...Al lavoro in pigiama e tacchi a spillo per combattere la povertà...http://www.corriere.it/cronache/08_dicembre_11/cesviamo_scommetti_progetto_aiutiamo_mondo_55148842-c789-11dd-a4b9-00144f02aabc.shtml
"L'idea è venuta a quelli del Cesvi: l'organizzazione umanitaria che si dedica ai progetti di lotta alla povertà ha lanciato «Cesviamo», il social network che trasforma ogni navigatore in un vero e proprio «fund raiser» in grado di portare aiuto, sostegno e sviluppo dove ce n'è più bisogno. Ciascuno può mettersi in gioco: basta inventarsi una scommessa - più è strana ed estrema, più avrà probabilità di successo - e comunicarla ad amici, colleghi e familiari, invitando tutti a contribuire con una donazione per raggiungere il budget prestabilito (da 25 a 10 mila euro) in un tempo massimo di raccolta. Ogni somma versata per «costringere» lo scommettitore a tenere fede al proprio impegno servirà a finanziare uno dei quattro progetti Cesvi: «Fermiamo l'Aids sul nascere», «Case del Sorriso» (per i bambini orfani e abbandonati), «L'acqua è vita», «Angeli contro la malaria». "
Trova davvero bella questa iniziativa, perchè per aiutare chi ha bisogno basta davvero poco, e spesso ci si può anche divertire stupendo gli altri.
Certo non è poi tuto così semplice, però è strano vedere cosa ci si inventa pur di ottenere un aiuto in più, e poi in alcuni casi è utile perchè un'iniziativa di questo tipo ci può portare a mettere alla prova noi stessi, cosa interessante...
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